Il pagamento delle somme e la dichiarazione integrativa dovranno avvenire entro il 31 marzo 2024, con possibilità di pagare in quattro rate, scadenti il 31 marzo, il 30 giugno, il 30 settembre e il 20 dicembre 2024.
La differenza tra ravvedimento speciale e ravvedimento “ordinario” si sostanzia nella riduzione delle sanzioni, che è sempre a 1/18 del minimo (e non da 1/9 a 1/5, in base alla tempistica) e nella possibilità di effettuare un pagamento rateale (riconosciuto dalla legge).
Per entrambi gli istituti resta fermo il grave handicap della inapplicabilità dell’istituto del cumulo giuridico, cosa che come noto fa sì che, salvi i casi più banali di mero omesso versamento, il ravvedimento debba sempre essere valutato con la massima attenzione nell’aspetto della convenienza economica.
Si ricorda che il ravvedimento (speciale) non riguarda le omesse dichiarazioni, ma solo le infedeli.